Quando ero giovane
C’erano i sogni
Da grande sarò un Pompiere
Un Super Eroe
Un Astronauta
Un Investigatore privato
Uno dei buoni insomma
Uno che poteva aiutare il mondo ad andare meglio
Crescendo, lentamente, questi desideri infantili svanirono
Sgretolandosi contro il muro Tanatico e Tremendo della Realtà
Adesso osservo pezzi di metallo perdere vita
Perdere il senno
Perdere impostazioni
Perdere
Anche lo specchio
Non rimanda più che oscuri riflessi
Anche essi bui
Perchè spenti lentamente
Da questo tedioso e tediante vivere
E capisco
Che non vivo più nel regno fatato e colorato che
Era in me e con me sin da piccolo
Bensì
Sguazzo e cerco di non affogare
Nel Supremo Regno
De
LA bestemmia.
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